Doppia lastra costituita da due piastre in calcestruzzo con superficie liscia fondo cassero o rivestita in pietra secondo richiesta; in moduli di larghezza Massima di 120 cm e minima 65 cm; armate con armatura standard composta da n°3 tralicci elettrosaldati (di h = variabile in funzione dello spessore della doppia lastra ), rete elettrosaldata Ø5_20x20 ed eventuale armatura aggiuntiva verticale, derivante dalla differenza dell’armatura di progetto e l’armatura standard; confezionate con CLS cementizio tipo C25/30 e copriferro standard 1,5 cm.
POSA IN OPERA
Le fondazioni non devono presentare evidenti asperità ed è consigliabile che abbiano una tolleranza di planarità massima di +/- 1 cm.
Il calcestruzzo della fondazione e della platea deve avere una maturazione adeguata onde sopportare, in fase di montaggio, il carico della parete e di un’eventuale mezzo d’opera per la movimentazi one delle pareti.
Le riprese di getto devono essere posizionate in modo tale da permettere la posa della parete prefabbricata (distanza consigliata tra filo esterno parete e filo ripresa 7 cm e sfalsate fra l’allineamento interno ed esterno) ed avere altezze leggermente diverse (circa 10 cm.) tra il filo interno ed il filo esterno onde facilitare l’inserimento della doppia lastra.
I puntelli devono essere fissati su un piano compatto in calcestruzzo od altro tale da sopportare la spinta e la trazione data dagli stessi. È a carico dell’impresa di costruzioni, prima della posa delle pareti, il tracciamento esatto della linea di posa delle stesse con il filo colorato. Con un adeguato strumento deve essere definito il livello di posa delle pareti sulla fondazione.
La perfetta verticalità delle pareti deve essere garantita mediante la regolazione a vite dei puntelli. Gli angoli formati dalle pareti prefabbricate a doppia lastra devono essere rinforzati con puntelli.
Per garantire la continuità delle armature, prima di effettuare i getti in calcestruzzo, è necessario inserire tutta l’armatura longitudinale di connessione prevista dal calcolatore tra un modulo e l’altro.
Prima di effettuare i getti è necessario bagnare la superficie interna delle pareti prefabbricate.
Il getto del calcestruzzo deve avvenire in tre fasi: 1° fase a circa 50/70 cm; 2° fase fino a ¾ dell’altezza della parete e 3° fase completamento del getto integrativo (le proporzioni delle fasi vanno in funzione dell’altezza della parete).
Non ci devono essere interruzioni di getto né in direzione orizzontale né verticale. Il calcestruzzo deve essere opportunamente vibrato, in modo da garantire il completo riempimento, soprattutto in prossimità dei giunti. La rimozione del puntelli deve avvenire a calcestruzzo indurito.
Le pareti non devono essere sollecitate con altre strutture sino all’avvenuta maturazione del calcestruzzo integrativo.
VANTAGGI
› Rapidità e semplicità di posa.
› Riduzione dei tempi e quindi dei costi di realizzazione dell’opera.
› Non richiede l’impiego di maestranze specializzate.
› Finitura liscia da cassero su entrambi i lati o su un lato liscio e l’altro rivestito.
› Eliminazione dei casseri per il getto.
› Pulizia e miglior gestione degli spazi in cantiere.